Grande partecipazione agli Stati Generali sui Principi e Valori Umanitari: lanciata la sfida per il futuro

“Solo un amore che non fa distinzioni è in grado di salvare il mondo”. Con questa citazione che è anche un “manifesto” dell’iniziativa sono stati chiusi da Flavio Ronzi, Segretario Generale della Croce Rossa Italiana, gli Stati Generali sui Principi e Valori Umanitari. Una ricca tre giorni per affrontare le sfide del futuro dell’Associazione (e non solo) su temi di grande attualità e delicatezza che ha visto la partecipazione di oltretrecentocinquanta volontari provenienti da tutta Italia.
 
La Croce Rossa è mossa innanzitutto da una dottrina universale e adattabile a qualsiasi  cultura tanto che è presente in quasi 200 Paesi. Senza dottrina la Croce Rossa non esisterebbe. I Principi guidano tutto, non ci sono solo i servizi che offriamo. Ecco perché questi Stati Generali ci riportano alla nostra stessa esistenza.
Flavio Ronzi, Segretario Generale della Croce Rossa Italiana.
 

 La giornata di apertura è stata dedicata al tema dello smantellamento delle armi nucleari e al ruolo del movimento internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, attraverso il convegno internazionale “Nuclear Weapons: Towards the Prohibition of Nuclear Weapons and the Role of the International Red Cross Red Crescent Movement”, con relatori di altissimo livello. “Mai come oggi la questione è cruciale: con troppa facilità, infatti – ha detto Francesco Rocca, Presidente di CRI, in apertura del convegno – si è tornato a parlare di questa possibilità. E’ un paradosso. Proprio nell’anno della sottoscrizione di un testo tanto atteso per la proibizione delle armi nucleari, la minaccia è tornata. Sembra di aver fatto un salto indietro di 30 anni. Per questo, in apertura del convegno, ho voluto lanciare l’ennesimo appello ai nostri politici, affinché abbiano il coraggio di apporre quella fatidica firma”.

Per l’occasione è stata allestita anche una tenda con funzione di postazione sanitaria in zona di conflitto armato, al cui interno uno spazio risultava integro e funzionante, mentre l’altro era la rappresentazione della stessa struttura a seguito di un attacco da parte dei belligeranti. Lo scopo è stato quello di mostrare l’impossibilità da parte del personale sanitario, che spesso resta vittima delle ostilità, di prestare il soccorso come previsto dal Diritto Internazionale Umanitario. Dramma sottolineato anche da Rosario Valastro, vice presidente di Croce Rossa Italiana e ideatore dell’iniziativa che ha ricordato l’impegno del Movimento Internazionale affinché tali atrocità non si ripetano più.  
 
I lavori sono proseguiti nella serata di venerdì 27 ottobre, con una plenaria di presentazione nella quale Francesco Rocca ha tracciato il percorso per il futuro:

Siamo all’inizio di un percorso importante e la strada è tracciata: godiamo di un’alta percezione dell’Associazione a livello internazionale. Stiamo crescendo ogni giorno di più. E, adesso, non ci resta che essere all’altezza delle aspettative.
E’ seguita una due giorni intensa di workshop, sabato 28 e domenica 29 ottobre. Contemporaneamente a questi side events, si si è tenuto un workshop riservato ai Presidenti Regionali e ai Delegati Tecnici Regionali. La scommessa dei Principi è partita!

Fonte: www.cri.it di Emiliano Albensi